Silvia Federici

Silvia Federici Lavora nel campo del femminismo e degli studi di genere.

Partendo dall'idea che l'essere umano, attraverso le sue attività, è l'unico generatore di valore, Federici focalizza i suoi studi sul lavoro riproduttivo; le donne, procreando e curando gli esseri umani, di fatto creano e ricreano la società umana (unica base e fonte di generazione di ricchezza) e realizzano, senza alcuna retribuzione, la fonte attraverso cui la ricchezza viene generata. Federici teorizza che la base su cui l'Occidente ha costruito l'accumulazione del surplus di ricchezza sono: 1) lo sfruttamento della maternità ossia delle attività di cura della prole e il lavoro domestico gratuito. 2) L'utilizzo e il successivo genocidio dei nativi americani (si calcola che tra il XV e il XIX secolo morirono a causa della colonizzazione tra 50 e 115 milioni di persone). 3) L'utilizzo della schiavitù - deportazione violenta di massa di lavoratori con sottrazione di vita e attività a titolo gratuito (si calcola che la tratta degli schiavi di origine africana realizzata degli europei verso le Americhe tra il XVI e il XIX secolo abbia coinvolto 12 milioni di persone). Negli anni '70 è stata una delle promotrici delle campagne che cominciarono a chiedere un salario per il lavoro domestico, lavoro realizzato dalle donne senza alcuna retribuzione. Negli anni '80 ha lavorato per diversi anni come insegnante in Nigeria. Entrambe le traiettorie convergono in due delle sue opere più note: '' Calibano e la strega: donne, corpo e accumulazione originaria ''(2004) e ''Il punto zero della rivoluzione. Lavoro domestico, riproduzione e lotta femminista'' (2013). Attualmente è professoressa emerita presso l'università Hofstra di New York. da Wikipedia
1
di Federici, Silvia,
Pubblicazione 2016
Digitalia Hispánica
eBook
Strumenti per la ricerca: Feed RSS Invia questa ricerca per email